Teorie storiche più accreditate sulla storia del chihuahua.

Quando si cerca di risalire alle origini di una razza canina, molto spesso si incontrano degli ostacoli che difficilmente si riescono a superare, dovuti soprattutto a informazioni che si sono perse nel corso di centinaia o migliaia di anni, a seconda delle selezioni che sono state fatte, ricordando che l’origine comune per tutti è il lupo.

Per quanto riguarda il Chihuahua è ben noto il suo luogo di origine ”recente”: il Messico; il nome di questa razza deriva appunto da una città messicana, Chihuahua, e risale alla metà del 1800, quando gli indios iniziarono a vendere questo cane ai turisti americani.
Solo dopo qualche decina di anni questo cane arrivò in Europa, considerato un cane di pregio proprio per le sue ridottissime dimensioni che lo rendevano adatto a stare in grembo alle signore dell’epoca.
Tornando più indietro nel tempo, alcune fonti individuano il Chihuahua come il cane preferito dalle principesse Azteche e, secondo alcuni storici ha un aspetto molto simile allo Xoloitzcuinte, cane ugualmente piccolo da cui gli aztechi avrebbero selezionato il Chihuahua bene o male come lo conosciamo ora.

 

L’opinione di diversi archeologi comunque considera improbabile l’esistenza di cani di qualsiasi razza in America Latina prima dell’arrivo degli spagnoli, quindi tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, accreditando l’ipotesi che il progenitore del Chihuahua, così come forse dello Xoloitzcuinte fosse un cane di piccola taglia arrivato dal’oriente e selezionato poi dagli indios locali.
Non dimentichiamo, infatti che in quel periodo le rotte commerciali vedevano l’oriente come tappa privilegiata, così come lo divenne l’America, dopo la sua scoperta.
Storia del Chihuahua e Teorie sulle sue origini Di Tutto
Non tutti gli storici canini concordano però su questa teoria, proponendone una che vi si discosta leggermente: questa considera comunque fondamentale l’arrivo di un cane di piccola taglia dall’oriente, che si sarebbe però incrociato con una razza che i Toltechi, altri indigeni dell’attuale Messico, avevano almeno dal IX secolo, ben prima quindi dell’arrivo degli spagnoli: il Techichi.

Andando indietro nel tempo, i Techichi possono essere fatti risalire fino al V secolo, grazie a delle testimonianze sotto forma di intagli, nel monastero di Huejotzingo, di una razza molto simile al Chihuahua attuale. In seguito alla disfatta dei Toltechi ad opera degli Aztechi, questo piccolo cane divenne molto apprezzato al punto che gli esemplari blu furono ritenuti sacri.

Una missiva di Cristoforo Colombo al Re di Spagna pare facesse menzione di piccoli cani muti domestici trovati su quella che oggi è l’isola di Cuba.

Tornando a tempi molto più recenti, è solo nel 1904 che il Chihuahua è stato riconosciuto dall’AKC (American Kennel Club, aprendo la strada al suo riconoscimento ufficiale in ogni parte del mondo.

Storia del Chihuahua a pelo lungo.

Il chihuahua a pelo lungo è una varietà di chihuahua che è stata inserita nello standard  successivamente alla nascita di questa razza.

Infatti originariamente esistevano solo chihuahua a pelo corto, poi si iniziò ad accoppiare questi con cani di altre razze sempre di taglia piccola e dal pelo lungo.

Da questi, ovviamente poi re incrociati con chihuahua già riconosciuti, si riuscì ad ottenere il vero e proprio chihuahua a pelo lungo.

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